Bioenergetica

 

La bioenergetica nasce sulla scia dell'opera di Wilhelm Reich, secondo cui la repressione delle emozioni e delle loro manifestazioni, in particolare quelle sessuali, costituivano gli elementi fondamentali della nevrosi, mentre il sintomo ne era solo l'evidenza comportamentale.

Nei suoi scritti, Reich, si riferisce all'energia presentandola spesso accompagnata dall'aggettivo sessuale, ciò ha contribuito a far sì che le sue teorizzazioni fossero vissute con un certo scetticismo da molti di coloro che vi si avvicinavano ma, ad una lettura più approfondita, ben si capisce che le forze energetiche sessuali da lui argomentate altro non erano che sinonimi del concetto generale di energia.

Per Reich, infatti, il carattere di una persona e il suo atteggiamento corporeo, ovvero le tensioni croniche della muscolatura, sono legati da un rapporto di causalità in quanto, queste tensioni,  servirebbero a proteggere l'individuo contro esperienze emotive potenzialmente dolorose o minacciose: la sua idea era che l'energia potesse essere vincolata da una tensione muscolare cronica.

Le terapie che lui stesso aveva ideato, vertevano molto sull'insegnamento di una specifica modalità respiratoria che impegnava tutto il corpo. Durante le sue sedute, Reich, faceva sdraiare sul letto i suoi pazienti e chiedeva loro di respirare in modo libero e profondo. La buona riuscita di questa  tecnica poteva dirsi tale solo quando si accompagnava ad un movimento corporeo specifico, detto onda respiratoria poichè percorre il corpo dall'alto al basso, che permetteva la rotazione delle pelvi e la flessione della testa in avanti durante l'inspirazione e all'indietro nella fase dell'espirazione.

Reich chiamava la sua terapia Vegetoterapia analitica del carattere, con riferimento all'attivazione del  Sistema Nervoso Vegetativo su cui questa tecnica si basava.

Alexander Lowen, paziente ed allievo di Reich, introdusse il termine di "bioenergia".

Egli, per primo, praticò il lavoro bioenergetico a casa, prescrivendo alcune posizioni di stress corporeo che potevano aiutare certe tensioni muscolari a rilasciarsi considerando come prova evidente di questo ammorbidimento, o rilascio tensivo, l'insorgere nei muscoli di una fine vibrazione.

Lowen interpretò questi movimenti involontari come i blocchi muscolari che impedivano il libero scorrere dell'energia, per esempio, un diaframma cronicamente contratto interrompeva l'onda respiratoria, provocando una respirazione superficiale e conseguentemente una diminuzione dell'apporto di ossigeno a sua volta responsabile del calo del livello energetico.

Questo modo superficiale di respirare è uno dei sistemi che noi usiamo per controllare le nostre emozioni.

Oggi la Bioenergetica è una disciplina complessa il cui obiettivo terapeutico è quello di integrare l'Io con il corpo e la sua ricerca del piacere e della realizzazione sessuale. Una tesi fondamentale della bioenergetica è, infatti, che il corpo e la mente siano funzionalmente identici: quello che succede nella mente riflette quello che succede nel corpo e viceversa.